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Una storia che attraversa l’anima

     Riflettevo sul fatto che scegliere il primo racconto di una raccolta non è un compito facile. Il primo racconto è come un assolo di chitarra che apre la strada al brano, dando il tono all’intera opera. Tra quelli che considero indimenticabili c’è Eddie Van Halen all’inizio di Eruption: un inizio potente, capace di catturarti immediatamente. Lo immagino suonato con una '78 Super, magari mentre viaggio su una splendida West Wing, accompagnando un lungo tragitto o affrontando un inferno personale. L’inferno è ciò che ci ha plasmato, ciò che ci ha reso chi siamo. Ma, in fondo all’anima, sappiamo che siamo noi a decidere il nostro futuro. C’è una battaglia continua tra il bene e il male, tra la luce e l’oscurità. Come nella vita reale, anche nei racconti di questa raccolta le scelte si riflettono nelle azioni e nelle lotte dei protagonisti. E, proprio come in un assolo, la melodia della vita può cambiare in ogni momento. Anche se il presente cambia, il passato rimane immutabile, fe

Le Ombre e la Luce che le svela

 Quando mio padre scoprì che scrivevo, mi confidò che anche lui avrebbe voluto farlo, una volta in pensione. Purtroppo, la vita ha i suoi piani e spesso non porta dove vorremmo. Mio padre non ha mai potuto realizzare quel sogno, e questo ha lasciato in me il desiderio di non rimandare il mio. All’inizio di quest’anno ho deciso di aprire quel cassetto pieno di sogni e racconti, e di portarli alla luce. I racconti, accumulati nel corso degli anni, mi chiamavano dall’hard disk come frammenti della mia storia. Selezionati i testi, ho passato mesi a rileggerli, rivederli, sistemarli. Ogni volta che li rileggevo trovavo un nuovo errore, al punto da pensare che ci fosse una versione di gremlin per computer che si divertisse ad aggiungere errori di grammatica e non solo. Questa raccolta è uno dei miei sogni. Raccoglie racconti che narrano di mondi vicini al nostro, paralleli o virtuali, popolati da personaggi che desiderano raccontarsi. Le loro storie parlano di perdite, di ombre che invadono

L'inizio di un nuovo viaggio

Grazie al mio professore di italiano delle medie, è nata la mia passione per la scrittura. Iniziai con carta e penna, ma poi, con l’arrivo del mio primo computer, uno ZX Spectrum 48K, la tecnologia divenne il mezzo per mettere nero su bianco le idee che nascevano spontanee nei momenti più disparati della giornata. Da lì, la cassetta lasciò spazio al microdrive, poi ai floppy da 3", ai dischi da 5¼ e da 3½, e via via ogni nuova tecnologia di salvataggio che accompagnava i cambiamenti nei miei computer e nelle mie storie. Ho scritto soprattutto di fantascienza, ma non solo. Ci sono racconti fantasy, cyberpunk e gialli. Ho attraversato diversi generi e mondi immaginari, fino a sentirmi quasi sopraffatto, soprattutto dal fantasy. Per un po’, la lettura mi aveva fermato, o almeno così credevo. Ma, nell’archiviare le mie storie sull’hard disk, mi sono accorto che il materiale era molto più ampio di quanto pensassi: più di trecento racconti, dai più brevi e abbozzati ai più corposi, con

Un nuovo viaggio nelle parole: dalla programmazione alla narrativa

Se frequentate abitualmente questo blog, sapete che qui solitamente si parla di programmazione, retrocomputing, e – naturalmente – del mitico Amstrad. Ma oggi, il tema sarà un po' diverso, anche se le radici sono le stesse: un amore sconfinato per la tecnologia, il mondo del possibile, e quel tocco nostalgico che solo il retrocomputer sa dare. Da un po' di tempo, sto lavorando a un progetto che unisce le mie passioni per la scrittura e per la fantascienza. È nato come una raccolta di idee, di racconti nati nei momenti più impensati, e ha preso vita grazie a tutti gli spunti, le sfide, e le esperienze che la tecnologia e la narrativa mi hanno regalato negli anni. In questa serie di articoli voglio condividere con voi il percorso che mi ha portato a creare una raccolta di storie tra il cyberpunk, il fantastico, e la distopia. Come nasce una storia? E come la tecnologia e la programmazione possono influenzare il racconto? Ogni settimana pubblicherò un articolo per raccontarvi il d

Amstrad CPC 472

Quando la politica insiste nel legiferare nel mondo dell'informatica senza nemmeno conoscerlo, produce delle porcherie mostruose. Lo vediamo ogni giorno nei disastri combinati dai legislatori nel campo informatico, e siamo nel 2023: figuriamoci nel 1985! Uno di questi disastri è legato alla storia dell’Amstrad CPC 472. Come molti imprenditori, Sir Alan Sugar aveva l’ambizione di vendere i suoi favolosi computer in tutta Europa, e la Spagna era uno degli obiettivi principali. L’Amstrad CPC 472 è un computer prodotto da Amstrad per il mercato spagnolo negli anni '80. Questo modello è una variante specifica dell’Amstrad CPC 464, con alcune modifiche significative per adattarsi alle normative spagnole dell’epoca. Amstrad numerava i modelli con il primo numero a indicare la serie e le cifre restanti la quantità di memoria; quindi, intuiamo che il CPC 472 ha 72 KB di RAM. Questa strana quantità è dovuta al fatto che, nel settembre del 1985, il governo spagnolo introdusse una tassa su

Sinclair QL

Meno famoso rispetto allo ZX Spectrum, il Sinclair QL è un computer che avevo già citato in un blog precedente e di cui non potevo non parlare ancora. Questo favoloso e strambo computer è frutto della mente vulcanica – e del braccino corto – di Sir Clive Sinclair. Il Sinclair QL (Quantum Leap) è un computer a 32 bit annunciato da Sinclair Research nel 1984, un tentativo ambizioso di creare un desktop avanzato e versatile che potesse competere con sistemi come l’Apple Macintosh e il Commodore Amiga. Le caratteristiche chiave del QL includevano: Architettura Hardware: Processore : Motorola 68008 a 8/32 bit, con una frequenza di clock di 7,5 MHz e bus esterno a 8 bit. Memoria RAM : 128 KB di RAM, di cui 32 KB condivisi con la memoria video. Poteva essere espansa fino a 640 KB. Memoria ROM : Il sistema operativo e le utility erano memorizzati in una ROM da 48 KB, con possibilità di espansione tramite cartucce esterne. Archiviazione : Il QL utilizzava due microdrive, sistemi di memorizzazio

1986 Amstrad acquista Sinclair

Negli anni '80, Sinclair aveva raggiunto un notevole successo con i suoi computer ZX80, ZX81 e ZX Spectrum, che erano diventati computer a 8 bit tra più venduti nel Regno Unito e in europa. Tuttavia, nonostante il successo iniziale, Sinclair aveva incontrato problemi finanziari. La sua ambizione di creare computer sempre più piccoli e convenienti lo aveva portato a produrre il computer Sinclair QL, un modello che purtroppo non aveva riscosso il successo sperato.  L'acquisto della Sinclair Computer Ltd. da parte di Sir Alan Sugar fu un momento significativo nella storia dell'industria informatica britannica. La Sinclair Computer Ltd., fondata da Sir Clive Sinclair, era conosciuta per aver prodotto il popolare computer Sinclair ZX Spectrum negli anni '80. L'acquisizione da parte di Alan Sugar avvenne nel 1986 e segnò una svolta nella dinamica dell'industria dei computer personali nel Regno Unito. Alan Sugar all'apice del successo con la serie di computer Amstr

Alan Sugar

 Alan Michael Sugar TRADing è l'acronimo che sta dietro a tutta quella serie favolosa di computer, impianti stereo e tutta una pletora infinita di elettrodomestici e non solo. Alan Sugar è una delle tantissime figure chiave nella storia dell'informatica e dell'industria dei computer domestici. Nato il 24 marzo 1947 a Londra, è diventato noto come imprenditore di successo, produttore televisivo e politico britannico. La sua visione e il suo contributo nell'ambito dei computer per ufficio con gli Amstrad PCW sono stati influenti e hanno lasciato un'impronta indelebile. Alan Sugar ha iniziato la sua carriera imprenditoriale negli anni '60 come venditore di elettronica e componenti audio. La sua società, Amstrad è stata fondata nel 1968. Inizialmente, l'azienda si occupava principalmente di componenti audio, ma presto ha iniziato a interessarsi ai computer. Negli anni '80, con il rapido sviluppo dei computer personali, Sugar ha intravisto un'opportunità

Amstrad PCW

 Sir Alan Sugar nella sua interpretazione del sogno degli hacker degli anni 60/70 di un computer in ogni casa, creò la serie Amstrad PCW; un successo di computer per l'ufficio. Negli anni '80 e '90, il mercato dei computer stava vivendo una rapida crescita e molti produttori stavano cercando di capitalizzare questa opportunità. In questo contesto Alan Sugar ha lanciato una serie di computer noti come Amstrad PCW (Personal Computer Wordprocessor), che si sono affermati come strumenti popolari per il lavoro d'ufficio. Questi computer, prodotti dal 1985 al 1998, hanno contribuito a definire il modo in cui molte persone svolgevano le attività di elaborazione testi e lavoravano con documenti. La serie Amstrad PCW comprendeva vari modelli nel corso degli anni, ma i tre principali erano il PCW 8256, il PCW 8512 e il PCW 9512.  - Amstrad PCW 8256 (1985): Questo è stato il modello introduttivo nella serie PCW, dotato di un processore Z80A a 4 MHz, 256 KB di RAM e un monitor mono

Amstrad Computer

 Parlo sempre dei miei computer Amstrad,  nel periodo che va dalla metà degli anni '80 agli anni '90, Amstrad ha consolidato la sua posizione nel mercato dei computer domestici mediante la produzione di una serie di dispositivi con processore Z80 noti come Amstrad CPC. Questi sistemi, che includevano il CPC 464, il CPC 664, il CPC 6128 e, successivamente, i modelli CPC Plus, avevano una base tecnologica comune ma presentavano alcune differenze significative. - Amstrad CPC 464 (1984): Questo modello presentava un processore Z80A a 4 MHz, 64 KB di RAM e un lettore di cassette integrato. La tastiera era incorporata nella parte superiore del case. - Amstrad CPC 664 (1985): Simile al CPC 464, il modello 664 aveva le stesse specifiche tecniche ma includeva un drive per floppy disk integrato da 3 pollici. Inoltre, la tastiera era stata migliorata per un'esperienza utente più confortevole. - Amstrad CPC 6128 (1985): Il CPC 6128 era il modello di punta della serie originale. Condivi