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Distopia Democratica

BLOG di Paolo Borzini Poche volte come oggi trovo così urgente e interessante il tema dell’evoluzione delle nostre democrazie occidentali verso una forma di distopia “morbida”. Anche se non ce ne accorgiamo, viviamo in uno scenario in cui il controllo sociale non si manifesta più con la violenza esplicita, ma attraverso meccanismi molto più sottili, quasi invisibili. Oggi, l’idea di una distopia democratica non è affatto assurda come potrebbe sembrare. Le forme di controllo avvengono principalmente attraverso il consenso, piuttosto che con la coercizione diretta. Ormai non abbiamo più bisogno di censure esplicite quando possiamo sommergere le persone di un'informazione così abbondante e confusa da rendere difficile distinguere il vero dal falso. Gli algoritmi dei social media polarizzano l'opinione pubblica, creando realtà parallele in cui ognuno vede confermate le proprie convinzioni. Allo stesso modo, invece di proibire determinati comportamenti, questi vengono lentamente nor...

Dalla BBS al Blog: Tra Passione, Resilienza e la Realtà del Mercato

  Negli anni ’80, quando il mondo iniziava a scoprire le potenzialità dell’era digitale, ero già immerso nel fermento delle prime BBS a Vicenza con la mia Spitfire BBS. Insegnavo telematica e telecomunicazioni in un istituto serale oltre al lavoro diurno, creavo software per le telecomunicazioni e, insieme ad altri visionari, fondai un network di BBS controcorrente rispetto a FidoNet. Quegli anni mi hanno formato, insegnandomi che, con impegno e dedizione, anche il più piccolo contributo può lasciare un segno. Oggi, con i 60 anni alle porte, la realtà assume contorni diversi. La fatica quotidiana e il ritmo inesorabile del tempo mi ricordano che il mondo non si ferma per nessuno. Osservando i colleghi più giovani, che affrontano le sfide con una leggerezza che spesso mi sorprende, mi chiedo come continuare a trovare la forza per reinventarmi ogni giorno. Ho sempre creduto nel potere dei media digitali: ho sperimentato con un blog che attira una decina di visite quotidiane, una pagi...

La meta raggiunta è solo l'inizio di un altro viaggio.

La meta raggiunta è solo l'inizio di un altro viaggio. Questo è il primo scritto dell’anno, e siamo già a marzo. Non ho scuse, o forse sì: lavoro, famiglia, impegni extra, età, gatti, libri, programmazione, vecchi computer, videogiochi… la lista potrebbe continuare all’infinito. Se ogni traguardo segna l’inizio di un nuovo percorso, quanti viaggi abbiamo compiuto nella nostra vita? Tanti, anche se a volte ci sembra di aver vissuto un’esistenza piatta o insignificante. Basta guardarsi indietro per accorgersi che ognuno di noi ha attraversato innumerevoli mete, ognuna con il suo peso e il suo significato. Ma cosa rende ogni viaggio così unico? Non sono solo le destinazioni o i traguardi, ma le esperienze, i piccoli momenti, le sfide superate e le lezioni apprese lungo il cammino. Ogni passo, anche il più incerto, contribuisce a formarci e a svelare nuove parti di noi stessi. La vita è un intreccio di percorsi, dove ogni esperienza – dolce o amara – ha il potere di arricchirci e trasf...

Diciassette racconti, un’anima: La Genesi di Universi Resilienti

Come ho già accennato nei miei precedenti articoli, questa raccolta nasce dal desiderio di trasformare i testi che da anni giacevano nel mio hard disk in qualcosa di tangibile: un libro. Tuttavia, non ho ancora raccontato l'intero percorso che mi ha condotto fino alla pubblicazione. Guardandomi indietro, devo ammettere che scrivere i racconti è stata la parte più semplice. La vera sfida è arrivata dopo, con una fase di rilettura quasi infinita, alla caccia di errori grammaticali, imprecisioni semantiche e refusi di ogni tipo. Nonostante questa “caccia al bug” senza quartiere, due settimane dopo l'uscita del libro, rileggendolo per l’ennesima volta, ho trovato due errori. Orrore! Per un attimo mi sono sentito perduto, ma poi mi sono subito attivato per correggerli. Fortunatamente, grazie al sistema di stampa on-demand, le copie non corrette si sono limitate a una cinquantina. La parte più ardua, però, è stata scegliere l’ordine dei diciassette racconti. Ho passato più di una set...

Qual è la differenza tra dispotico e distopico?

 Ieri parlavo con una persona a me molto cara a proposito del mio libro "Universi Resilienti", a un certo punto è emersa una domanda che mi ha colto un po’ alla sprovvista: "Qual è la differenza tra dispotico e distopico?". Una domanda semplice, in apparenza, ma che mi ha fatto riflettere. Mi ha ricordato un episodio di qualche anno fa, quando mi venne fatto notare che, nel momento in cui spiegavo qualcosa, sembrava quasi che "salissi in cattedra". Ovviamente non era mia intenzione, né allora né ora, ma quella frase mi colpì. Da quel giorno, ogni volta che cerco di chiarire o spiegare qualcosa, mi prende una sorta di ansia da insegnamento. Hahaha! Battute a parte, la differenza tra questi due termini è significativa, e il loro uso richiede una certa precisione, soprattutto in un contesto come quello del mio libro, che esplora temi profondamente legati a entrambi i concetti. Partiamo da "dispotico", un termine che affonda le sue radici nel greco a...

Chi è Evan Drake?

Evan Drake è il protagonista di tre dei racconti presenti nel libro "Universi Resilienti". A questo punto bisogna chiarire le parti e devo raccontare, in parte, chi è Evan Drake. Nelle strade più buie, nei casi più intricati, nei mondi più impensati, c’è sempre qualcuno disposto a cercare la verità. Per Evan Drake, però, la verità ha un peso insostenibile. È un detective privato che opera in un mondo dove l’etica è un lusso e la giustizia un compromesso. Si muove tra il nostro mondo e uno fantasy. Con un passato fatto di ombre e luci e una mente sempre al limite, Drake si muove tra crimini che nessuno vuole risolvere e verità che molti preferirebbero ignorare. Le sue storie si snodano in universi di luci al neon e angoli bui, dove ogni caso è un puzzle non sempre intricato e ogni pista nasconde più domande che risposte. Ma chi è davvero Evan Drake? Forse non lo sa nemmeno lui. Una cosa, però, è certa: quando il caso si fa complicato, Evan è l’uomo a cui rivolgersi… se puoi pe...

La distopia affascina?

Probabilmente non è tanto l’idea di “affascinare” quanto quella di spaventare. La distopia ci attrae perché funziona come un monito, uno specchio deformante in cui osserviamo i difetti della nostra società amplificati fino all’estremo. Forse cerchiamo la narrativa distopica per rassicurarci che il nostro mondo reale non è ancora caduto in quel baratro. Ma possiamo davvero dire che siamo così lontani da quelle realtà? O forse ci stiamo nascondendo nell'illusione che al nostro “piccolo mondo” non accadrà niente? Il concetto di distopia nasce come antitesi all’utopia. Nel pensiero di John Stuart Mill, la distopia rappresenta tutto ciò che si oppone a un luogo ideale, armonioso e desiderabile. Chi mai abbandonerebbe un mondo in cui si vive in pace, liberi di pensare, muoversi e agire senza coercizioni? Un mondo in cui le scelte personali non sono solo accettate, ma rispettate? Eppure, le distopie che ci raccontano i libri e i film sono spesso mondi cupi, dove la libertà è un ricordo lo...

La parola a Evan Drake

 Ho chiesto a Evan Drake di scrivere questo articolo... Non aspettarti una passeggiata tra le stelle o un futuro fatto di utopie perfette. Questo libro è pieno di racconti che scavano a fondo, tra distopie, città soffocate da neon tremolanti, e vite che si scontrano con sistemi più grandi di loro. È sporco, è duro, ma è anche pieno di quel genere di storie che ti restano addosso, come il fumo di una sigaretta dimenticata accesa. Rivalsa, isolamento, scoperta sono alcuni dei temi e diciassette racconti, tutti diversi, ma legati da un filo comune: l’umanità che si scontra con l’inevitabile. Tecnologie fuori controllo, mondi che non perdonano, e persone che cercano di sopravvivere, di trovare un senso. Ogni racconto è un universo a sé, ma le emozioni? Quelle sono universali. Tra paesaggi futuristici e un certo sapore retrò, questi racconti parlano di alienazione, di lotta, di riscatto. Sono storie per chi ha il coraggio di guardare il lato più oscuro del futuro… e della propria anima....

Il mio libro è disponibile!

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 Se hai letto il blog, sai di cosa parlo 😁  Sono felicissimo di annunciare che  "Universi Resilienti"  è finalmente disponibile per l’acquisto in formato cartaceo! Puoi acquistarlo su: 📚   Amazon 📚  Youcanprint Grazie per il supporto e buona lettura!  Paolo Borzini

L'Ignoto è ovunque, anche dietro l'angolo

Ormai è chiaro: ho raccolto alcuni racconti in un libro. Questo libro si intitola "Universi Resilienti" e contiene racconti che esplorano temi come l’isolamento, la vendetta, il riscatto e la rinascita. Ogni protagonista affronta sfide diverse: c’è chi impone a sé stesso l’isolamento, chi lo subisce; chi cerca vendetta a costo di distruggere tutto, e chi impara a rialzarsi e combattere. Questa raccolta parla di vite segnate da errori e redenzioni, di personaggi che affrontano un ciclo eterno di sbagli e successi, cadute e risalite. Ogni storia è un frammento di questa lotta, un pezzo del percorso che ciascuno di noi compie per superare i propri limiti. Perché, a volte, dietro l’angolo c’è sempre una nuova sfida, un’occasione di cambiamento. Come scrivevo qualche giorno fa, la copia di prova è arrivata… ed è bellissima. A questo punto, ho dato il “Visto si stampi” definitivo: è solo questione di pochi giorni. Paolo Borzini