Bissabook e il bisogno di leggere
BLOG di Paolo Borzini
Oggi ho partecipato alla presentazione delle attività che si svolgeranno da domani a settembre a Costabissara, tenuta dal sindaco Forte, dall'assessore allo sport e dalle organizzatrici del Bissabook. Non mi soffermerò sulle tantissime iniziative organizzate dal comune e da tutte le associazioni – pro loco compresa – ma su una frase sentita e detta mille volte: “Perché bisogna leggere?”
Di solito esorto a nutrire la mente proprio come si nutre il corpo: il nostro cervello, la nostra mente, i neuroni e perfino entrambi gli emisferi hanno sempre fame e vanno alimentati con informazioni, sotto forma di libri e… biblioteche cantanti. Spesso mi guardano storto oppure si vantano di non aver mai letto un romanzo. Che tristezza: non sanno cosa si perdono, universi interi di avventure e conoscenza. Ma il punto è un altro: trovare dei motivi – tra il serio e il faceto (forse più quest'ultimo) – per cui leggere.
Per arricchirci culturalmente: esplorare universi diversi, epoche lontane, culture e nuove prospettive che ampliano la comprensione del mondo.
Per sembrare intelligenti senza troppa fatica: tenere un libro in mano davanti agli altri conferisce automaticamente un’aria da intellettuale, anche se stai leggendo, ad esempio, I mille modi di condire la pizza.
Per migliorare vocabolario, grammatica ed espressione: stimola il pensiero critico e l'analisi, anche se la lettura in sé non fa miracoli.
Per evitare conversazioni scomode: “Scusa, stasera non posso uscire, sto leggendo un libro storico che mi cattura un sacco” – anche se, in realtà, si tratta di Asterix in America.
Per aumentare l’empatia: leggendo romanzi e calandoti nei panni di personaggi diversi, impari a comprendere meglio gli altri.
Per concederti una fuga dalla realtà e rilassarti: a volte, prendere un buon libro è il rimedio migliore contro lo stress quotidiano – anche se il buon Calindri consigliava il Cynar.
Per giustificare, ogni tanto, la propria pigrizia: “No, non sto facendo nulla, sto riflettendo sulle profonde tematiche del romanzo che ho appena finito.”
Perché leggere allena il cervello: migliora memoria e concentrazione, contrastando persino il declino cognitivo legato all’età – ma, ovviamente, non aspettatevi miracoli ;-)
Per la crescita personale: libri di auto-aiuto, filosofia o biografie possono ispirare, motivare e offrire strumenti per migliorare noi stessi.
Per aiutarti a vincere a giochi come il Trivial Pursuit: tutte quelle nozioni su guerre medievali e filosofi greci, prima o poi, torneranno utili in una partita a quiz.
Perché i libri non ti giudicano: puoi leggere roba trash, romanzetti strappalacrime o fantascienza demenziale e loro non ti diranno mai: “Ma davvero ti piace questa roba?”
Per migliorare le tue capacità professionali: testi tecnici, articoli o saggi aggiornati nel tuo campo contribuiscono a mantenere competitive le tue competenze.
Per stimolare la creatività: esporsi a storie, idee e linguaggi diversi alimenta l’immaginazione e la capacità di pensare in modo originale.
Per favorire il dialogo e la condivisione: leggere libri insieme, magari in un evento programmato a Bissabook, può creare connessioni e discussioni significative.
Per evitare di dover parlare con sconosciuti in treno o in aereo: occhiali e libro in mano, a volte, costituiscono un discreto scudo antisociale.
Perché i libri non hanno bisogno di batteria: mentre tutti urlano “Si è scaricato il cellulare!”, tu sorridi e sfogli la tua copia di Io sono leggenda di Matheson come un vero sopravvissuto apocalittico.
Per fare colpo: sì, un pochino squallido, ma puoi leggere un libro per dire “Ah, questo libro? Sì, l’ho letto tutto d’un fiato” – attenzione però a non mentire se in realtà hai visto solo il film.
Perché, a pensarci bene, è l’unico modo legale per evadere dalla realtà: soprattutto se hai in mano una copia de Il conte di Montecristo.
Infine, leggere può essere semplicemente un piacere, un’abitudine gratificante che accompagna tutta la vita: leggere per il piacere di leggere. E ricordate: leggere allunga la vita… soprattutto se il libro è noioso e il tempo sembra non passare mai! Ma, seriamente, ognuno può trovare benefici diversi nella lettura, ed è innegabile che aprire un libro significhi aprire la mente.
Ma in un mondo che corre sempre più veloce, la lettura diventa il nostro porto sicuro, un'occasione per fermarsi, riflettere e riconnettersi con se stessi. Ogni pagina è un invito a viaggiare, a sognare e a scoprire nuovi orizzonti, un piccolo atto di ribellione contro l'effimero della vita moderna. Non si tratta solo di accumulare informazioni, ma di trasformare quelle parole in emozioni, idee e perché no in veri e propri strumenti di cambiamento personale.
Paolo Borzini
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