Il guscio che respira
Il Natale si avvicina anche se il "clima" non è natalizio ho deciso di condividere questo mio ultimo racconto che proprio questo clima mi ha ispirato... Nessuno seppe dire esattamente quando iniziò. Forse fu una mattina d’inverno, quando il primo uomo si accorse che la pelle del braccio non era più pelle, ma una sottile trama calcificata: come se un mollusco avesse deciso di vivere lì, sotto l’epidermide. I medici parlarono di mutazione. I politici di terrorismo biologico. I religiosi di castigo o redenzione, a seconda della platea. Nessuno, però, osò dire la verità che da settimane stava sospesa nell’aria come un presagio. Fu un anziano psichiatra a farlo, in diretta, davanti a un pubblico attonito. «Non è una malattia» disse. «È un messaggio. È il nostro inconscio collettivo che ha deciso di proteggerci». In studio risero. I giornali lo derisero. I talk show con bionde patinate come conduttrici convocarono presunti esperti per demolirlo, e la più competente di tutti era — ...